martedì 22 dicembre 2015

7 trucchi segreti (e non) per costruire una lista di Email Marketing che funziona davvero


Stai cercando di ampliare il tuo business attraverso un database di email? Il tuo è troppo piccolo? Vecchio, con indirizzi non validi?
Vediamo come fare.



Avere una mailing list inefficiente equivale a non averla.
Tutto sommato, meno pochi nomi ma che poi siano clienti reali che tanti nominativi che non solo non sono clienti, ma nemmeno cliccano o peggio ancora aprono le mail che inviate. E' un po' come portare i volantini nelle caselle in zone lontane dal negozio fisico che avete: spendete tempo e soldi inutilmente.
Partiamo da un presupposto: per fare bene l'email marketing serve tempo, costanza e qualità.
Questi aspetti ve li lascio approfondire in altri luoghi, c'è così tanto già detto in giro che è del tutto inutile andare ad aggiungere qualcosa.
Mi interessa invece svelare qualche piccolo trucco che vi permetterà di ottenere risultati certi.

1) Contenuti
Nell'email marketing vincono sempre i contenuti di valore, quindi la prima analisi da fare è sui contenuti e rispondere alla semplice domanda: porto valore ai miei clienti? Questo lo potete sapere solo voi, fate un controllo sui concorrenti e avrete immediatamente idea di come vi state posizionando. Il confronto con il mercato e la concorrenza è alla base del marketing.

2) Chiedere sempre all'interno

Ognuno dei vostri dipendenti è una potenziale risorsa per costruire la mailing list di email marketing, ma vanno adeguatamente formati. Assicurarsi che ogni membro del team capisca il motivo per cui è necessario far crescere la lista dei contatti, comprendere chi è il vostro target di riferimento e come affrontare le varie situazioni. La formazione interna, gli obiettivi, la "netiquette" e soprattutto qualcuno sempre a disposizione per eventuali dubbi o problemi.


3) Le mail si possono raccogliere in un luogo fisico
Organizzate un evento, una fiera, piuttosto che vendete in negozio? Prendete un tablet (partono da 50 euro!) e fate in modo che i clienti interessati si registrino volontariamente. Addestrate il vostro personale a chiedere ai visitatori di entrare nella lista e-mail e spiegare quali sono i vantaggi. Capite che ci devono essere dei vantaggi per l'utente, come sconti, anteprime, e via di seguito.

4) La firma delle mail

Il biglietto da visita funziona ancora, ma se contattate qualcuno via mail è bene che venga riprodotto al termine del messaggio perché il motore di ricerca delle mail è un veicolo di business incredibilmente efficiente. Fate in modo che i link siano cliccabili e ricordare di aggiornare il messaggio di tanto in tanto.

5) I biglietti da visita

Partecipate a eventi di altri? Di solito ci si scambia un biglietto da visita. Ebbene, oggi non bastano i dati dell'azienda o i recapiti, aggiungete il profilo LinkedIn e informazioni varie. Funzionano meglio dei vari loghi e claim, è certo

6) Abituare i clienti ad appuntamenti fissi

Progettate un semplice aggiornamento settimanale o mensile per restare in contatto coi clienti e invogliarli a capire se offrite qualcosa di nuovo che potrebbe interessarli, Suscitare interesse, emozionare, promuovere. Dato che ci siete, fare in modo che i messaggi siano facilmente condivisibili sui social, per attirare altri clienti e aumentare i contatti nella mailing list.

7) Eliminare i contatti inesistenti

e persone cambiano lavoro o in generale cambiano mail. Senza una manutenzione regolare, la lista dei clienti si degrada e perde efficacia. Lo so, sembra una grande perdita di tempo, ma il processo di revisione e aggiornamento periodico è fondamentale per portare risultati.

martedì 15 dicembre 2015

Il cloud pensato per le PMI (senza troppi pensieri)


Premesso che sto testando diversi sistemi di cloud, vorrei soffermarmi su un servizio in particolare.
La preoccupazione principale di chi non ha all'interno della propria azienda le competenze informatiche è non provare nemmeno a testare i servizi sul cloud, servizi che funzionano in modo perfetto da anni, ma che hanno soprattutto il vantaggio di costare solo se vengono utilizzati.
Il caso di Nuvola Store, per esempio, è un ottimo punto di partenza.


Buzzoole
Il Self Virtual Server per esempio, permette di creare funo a 8 server virtuali in modo semplice, senza preoccuparsi di aggiornamenti e manutenzione, ed è sicuro perché ospitato dai data center di Telecom Italia, pardon, Tim. E' un sistema estremamente potente e flessibile che permette di partire da una spesa di 3 centesimi di euro l’ora, meno di 3 euro al mese, con 50 GB di spazio su disco, un processore virtuale da 2 GHz, 1 GB di ram. Sistema virtuale che si può accendere e spegnere a piacimento, piuttosto che ampliare (fino a 8 volte).
Self Virtual Server si basa su una virtualizzazione Hardware di tipo Hypervisor i Server Virtuali sono realizzati in tecnologia Intel X86_64 con sistema operativo Linux e Windows. Le risorse di elaborazione fornite essenzialmente sono: Processore, Ram e Storage.


Lo Standard Virtual Server, invece, offre una serie di server preconfigurati, quindi più adatta ai meno esperti, con gli stessi criteri di sicurezza ma con maggiore potenza, può essere rappresentata da più processori virtuali o più memoria Ram. Il costo medio si aggira intorno ai 10 euro.

In questo momento è in atto una promozione, con sconto del 20% per sempre sui prezzi di listino dei due server sopra elencato sfruttando il 
codice promo INTELPROMO20 
perché sfruttano la tecnologia Intel attraverso i processori Intel Xeon, sia su server linux sia server windows, nonché gli ultimi ritrovati dell'architettura Intel Cloud Technology.



Al fianco di questi servizi, Nuvola Store offre servizi di storage, di virtual fax, di fatturazione digitale, PEC e sistemi di conferenze virtuali, oltre a tanti altri.

venerdì 27 novembre 2015

Quanto costa davvero una Strategia Social? (infografica)

Molti pensano che i social siano un modo di farsi pubblicità gratuitamente.
Ignorano il fatto che dietro c'è un pensiero, un lavoro e una strategia e, soprattutto tanto tempo.
Qui un'infografica che spiega in modo chiaro i costi per avvicinarsi al mondo dei social per un'azienda.

Siete sicuri di sapere quanto costa davvero una strategia social seria e credibile?
Posted by BusinessCommunity.it on Venerdì 27 novembre 2015

I 6 errori da non fare nel video-marketing

Ci sono cose che si possono fare e alcune che creano problemi.
Qui le 6 cose da non fare nel video marketing.


6 errori da non fare in una campagna di video marketing https://t.co/17U5ETY57c
Posted by BusinessCommunity.it on Venerdì 27 novembre 2015

martedì 24 novembre 2015

Digital Day e la ricerca della credibilità perduta

Il digitale è un problema? Il digitale è un'opportunità?
Il digitale non si fa a proclami, perché il digitale avanza inesorabilmente e chi non lo adotta resterà indietro, piaccia o no, pubblico o privato.
Il digitale è qui e resterà qui, sostituirà molti lavori dei colletti bianchi.
L'Italia aveva e ha bisogno di una scossa, cosa che in un anno il Digital Champion nominato dal governo e i digital champions nominati da un'associazione privata che fa capo al Digital Champion non hanno fatto.
Perché non c'è stata questa scossa? Perché si va avanti a proclami e convegni invece di fare qualcosa.
Si cerca la frase ad effetto piuttosto che cercare di fare in modo che l'effetto ci sia davvero. Ascoltate questo estratto di Renzi.


Partiamo da un elemento: Renzi è praticamente l'unico governante che ha compreso cosa significhi il digitale e che peso ha nell'economia e nella comunicazione.
Il problema è che si ferma lì, o peggio, va avanti a proclami.
Sarebbe ora di fare, non di chiacchierare.
Ma lo è da almeno 10-15 anni.
Non da sabato scorso o da un anno.
L'innovazione digitale in Italia è portata avanti da potentati economici facilmente riconoscibili e vale oggi come in passato quando Olivetti, e questi interessi pesano fortemente sull'innovazione, solo che a un player nazionale si aggiungono 10 stranieri che hanno finalità di colonizzazione. 
I digital champions, che avevano potenzialmente la possibilità di sensibilizzare, sono diventati strumenti spuntati o inefficaci per i legami con i potentati o per interessi personali. Per fortuna non tutti, per fortuna qualcosa si è mosso.
Ma è troppo poco, il motore non può essere sempre l'autopromozione di qualcuno o la ricerca di visibilità, cose che con le competenze non hanno assolutamente nulla a che fare.


martedì 17 novembre 2015

venerdì 13 novembre 2015

iPad Pro ucciderà i PC (o è l'oggetto più inutile della storia)?

Ci vuole equilibrio. C'è chi ha scritto che l'iPad Pro ucciderà i PC, c'è chi ha scritto che è un prodotto del tutto inutile, ma ovviamente non è vera nessuna delle due affermazioni. l'iPad Pro ha una serie di limitazioni, un esempio lampante è la difficoltà di passare allegati alle mail se non passando da iCloud che lo rende lavorativamente poco pratico, rispetto a un Mac, con cui Apple si confronta e che in questi anni non ha visto il proprio mercato crollare... Non ho la sfera di cristallo per capire se non sarà un successo o addirittura un fallimento, ma nasceranno applicazioni verticali che lo renderanno interessante per certi ambiti e quindi avrà un mercato e in qualsiasi caso Apple farà dei bei soldini. Viviamo una fase di mercato in cui i tablet sono andati in sofferenza dopo l'enorme espansione e con l'arrivo di dispositivi di nuova generazione. Apple prosegue nel solco dei sistemi operativi diversi tra computer, smartphone e tablet, Microsoft e Google invece vogliono unire. Ma se il browser web è il sistema operativo e il cloud la sua arma migliore, perché ci sarebbero tanti sviluppatori di App? Ci vuole equilibrio. PS: non ho alcuna intenzione di provare un iPad Pro, ma nemmeno un Surface 4...

mercoledì 4 novembre 2015

Lavorare in mobilità come a casa: lo Swiss Corner a Milano

Ci sono bar/caffetterie/ristoranti che sono nati per farti lavorare, altri per incontrare persone, altri per svagarsi.
Se vi capita di dover lavorare in movimento, spostarvi da un luogo all'altro, avrete perfettamente capito che avere dei rifugi "sicuri" è importante, luoghi dove sentirsi a casa.

Lo Swiss Corner in Piazza Cavour a Milano per me è questo e ha un vantaggio incredibile, si rinnova costantemente. La sensazione, infatti, cambia di volta in volta a seconda degli eventi e della comunicazione, perché le pareti e gli schermi si riconfigurano e ogni volta che ci vai c'è qualcosa di nuovo, fresco, inaspettato anche se sai perfettamente che è uno spazio commerciale.
La cosa che mi soddisfa di più di questa freschezza d'ambiente è la naturalità con cui tutto accade, è evidente ma non invasiva.
Capita che mi sieda al tavolino, che tiri fuori il tablet o computer se devo lavorare più intensamente, gustarmi la colazione in santa pace, sfruttando la connessione, e di alzare la testa ed essere avvolto da un ambiente caldo e da personale competente, discreto ma al tempo stesso amichevole.

In questi giorni, per esempio, lo spazio è dedicato alla compagnia aerea Swiss International Air Lines e il bistrò si è trasformato in un mix tra una lounge da aeroporto e l'apparecchio e la colazione viene servita con i tovaglioli e le bustine di zucchero come in aereo, ci sono i particolari e persino i cioccolatini tipici dei viaggi. Le aziende investono in questo tipo di comunicazione (in questo caso specifico si tratta del lancio del nuovo aereo di punta, un Boing 777-300er) perché hanno la possibilità di crearsi un temporary bar in modo rapido ed efficace.
Questo è solo un esempio di quando sei lì per lavorare, raramente sono passato per un aperitivo se non per qualche evento, ma al tempo stesso ti puoi concedere una coccola, viziarti un po', rilassarti. Perché lo Swiss Corner Buzzoolecambia pelle, al mattino per le colazioni, in mattinata e pomeriggio per chi vuole lavorare o distrarsi, a pranzo e cena, per l'aperitivo e per il dopo cena fino alle 2 di notte.


E fino al 12 Novembre, sarà possibile visitare il bistrò godendosi lo stile svizzero e il savoir fare di SWISS.

venerdì 30 ottobre 2015

Halo 5 Guardians e le novità per Xbox One per Natale 2015

Incontrare Stefania Duico è sempre divertente, già dai tempi di Windows Phone mi sono sempre trovato bene, sia per competenza, sia per disponibilità.
Ho provato a chiederle di riassumermi in due minuti quali sono le novità più rilevanti per il mondo games di Microsoft da qui a Natale.
Ce l'ha fatta? Certamente sì!

lunedì 5 ottobre 2015

Piccola analisi del fatturato Apple

Nel 2007 nasceva l'iPhone e Apple è decollata.



Già nel 2010 i cellulari pesavano il 50% dei margini dell'azienda.
Nel 2014 ha rappresentato il 75%, con gli iPad poco sotto il 21.
Alla fine di quest'anno l'iPhone rappresenterà quasi l'80%, gli iPad rappresenteranno la seconda linea di prodotti che porta maggior redditività a livello globale, mentre i Mac, App Store, accessori vari, gli store fisici e la musica e film varranno meno del 10%.
In pratica, i margini per gli azionisti arrivano per il 90% da due soli prodotti, mentre sappiamo tutti benissimo che i Mac hanno un prezzo premium importante, che per le app si lasciano fior di royalties, che la musica conta parecchio.
Eppure i soldi li fa con due sole linee di prodotto.
Qualche altro player del settore dovrebbe studiare meglio il caso Apple, ma ormai sono passati 8 anni dall'iPhone e ancora non hanno capito niente e chi pensava di aver capito ha preso sonore mazzate sugli scaffali.

giovedì 1 ottobre 2015

Ransomware è un tipo di malware che impedisce o limita gli utenti ad accedere al proprio computer. Questo tipo di malware costringe le vittime a pagare il riscatto attraverso alcuni metodi al fine di garantire l'accesso ai loro sistemi, o per ottenere indietro i dati.
Esistono due tipi di ransomware: 
1. Blocca schermo (Lock Screen) che limita gli utenti all'accesso del computer 
2. che cripta (Crypto) i file al fine di limitare agli utenti l'accesso agli stessi.

Due modalità di funzionamento per la rimozione


Vediamo due differenti modi, passo passo, per eliminare il problema.

Primo: ransomware sta bloccando il computer in "modalità normale", ma non in "Modalità provvisoria" e la connessione di rete è ancora accessibile.

Secondo: ransomware blocca il PC sia "modalità normale" sia in "Modalità provvisoria".


IL PC FUNZIONA IN SAFE MODE (MODALITA' SICURA)

La modalità provvisoria è ancora funzionante (avviare il PC premento F8)
1. Scegliere modalità sicura con accesso alla rete.
2, Scaricare AntiRansomware Tool e salvarlo sul desktop.
3. Avviare il file scaricato e installarlo, Per gli utenti di Windows XP, è necessario togliere la voce Protect, come da immagine.

4. Una volta finita l'installazione, riavviare il PC in modalità normale.
5. Premere CTRL sinistro+ ALT + T + I, se necessario più di una volta fino a che non vedete l'immagine qui sotto.

6. Premere scan per iniziare a cercare il software maligno.
7. Controllare quanto trovato dal programma e quindi premere Clean.
8. Premere Reboot per riavviare il computer. Tutto dovrebbe essere tornato a posto.

Seconda opzione: IL PC E' INACCESSIBILE ANCHE IN MODALITA' SICURA


1. In un altro computer, non infetto, scaricare Anti-Ransomware Tool (USB) e salvarlo sul desktop e quindi estrarre il contenuto.
2. Collegare una chiavetta USB, consci del fatto che perderete ogni dato in esso contanuta. Nel caso, fate una copia di quei file.
3. Lanciare il programma ARUSBMaker.exe per l'installazione sulla chiavetta.

4. Selezionare la chiavetta USB e premere Create. Questa operazione cancellerà tutti i dati presenti nella chiavetta USB!
5. Una volta terminato, inserire la chiavetta nel computer infetto.
6. Avviare il PC facendo in modo che effettui il boot dalla chiavetta USB. Per fare questo potrebbe essere necessario entrare nel bios del computer e cambiare la sequenza di avvio/boot del PC.
Sullo schermo vedrete, se sta facendo il boot da chiavetta, una schermata come quella qui sotto.

USB is detected

7. Nel caso fare il login del PC e quindi aspettare,
8. Comparirà questa schermata.
.
9. Premere Scan.
10. Controllare quanto trovato dal programma e quindi premere Clean.
11. Premere Reboot per riavviare il computer. Tutto dovrebbe essere tornato a posto.

mercoledì 30 settembre 2015

lunedì 28 settembre 2015

Le nuove note di Facebook

Non si capisce perché tutti si sforzino nel dire che i blog sono morti e tutti si sforzino di creare piattaforme blog alternative. Anche Facebook ci riprova.

giovedì 17 settembre 2015

Hai installato Windows 10 e adesso il disco è pieno? Niente paura, recuperi lo spazio in modo sicuro. Ecco come.

Come liberare Giga e Giga di spazio sul PC in modo sicuro dopo aver installato Windows 10 dopo l'installazione sembra il problema principale per tanti utenti.
Infatti, dopo aver scaricato il sistema operativo, questo viene installato ma tipicamente restano nel disco fisso sia i dati relativi all'installazione, sia il vecchio sistema operativo (lo trovate in una cartella che si chiama Windows.old.

La tentazione di prendere e cancellarla esiste, ma con questa procedura avrete maggiore successo senza rischiare di pregiudicare il funzionamento del PC.
A proposito: molti utenti Mac che hanno installato in una macchina virtuale Windows 10 avranno questo problema e ovviamente il modo per risolverlo è il medesimo.


Recuperare spazio sul PC dopo aver installato Windows 10

#askgigi - Come liberare Giga e Giga di spazio sul PC in modo sicuro dopo aver installato Windows 10

Posted by Gigi Beltrame on Giovedì 17 settembre 2015

giovedì 10 settembre 2015

Quella penna di Apple della discordia


La presentazione di Apple di ieri ha scatenato una serie di critiche verso l'azienda, molte delle quali assolutamente inopportune.
Sui telefoni, per Apple si tratta di un passo in avanti sostanziale e da leader assoluti di mercato, sia per vendite sia per margini, non è mai poca cosa. In molte cose Apple arriva ora mentre molti inseguitori usano certe tecnologie da tempo, ma in qualsiasi caso qualcosa si muove. Non è il 4K o il 3D touch a fare la differenza, ma l'esperienza d'uso.
Sui watch evito di parlare perché siamo ancora a prodotti acerbi, sulla TV mi riservo di capire cosa succederà in Italia, mentre per gli iPad l'evoluzione è certamente significativa.
Battute sul pennino a parte, Apple sta dimostrando che c'è un mercato che va oltre l'iPad, che trasforma l'oggetto in uno strumento di lavoro. Possiamo cercare di intuire se ci sia bisogno di un tablet così grosso, ma in qualsiasi caso c'è un passo in avanti in questo genere di prodotti che non ho riscontrato tra i prodotti presentati all'IFA di Berlino.
Creare oggetti 2 in 1 ha senso se le dimensioni restano accettabili come nel caso del iPad Pro e tastiera, se l'ingombro/peso diventa eccessivo il gioco non vale la candela.
Apple ha capito per prima questa tendenza di mercato e la cavalca da anni, un mix di tecnologia e design per prodotti leggeri, robusti e potenti.
Siccome l'interno dei computer/tablet/telefonini è praticamente lo stesso con piccole eccezioni, il design ha una componente significativa, sia in fatto di estetica sia in fatto di funzionalità. Se il discorso design Apple poteva avere senso dieci anni fa, oggi è più difficile sostenere una simile tesi.
Diciamo la verità: la maggior parte dei vendor, per non dire praticamente tutti, disegna dei prodotti imbarazzanti e basta andare in un punto vendita per rendersi conto che il tempo, per queste aziende, si è fermato al secolo scorso in termini di creazioni di prodotti. Apple si distingue, ma anche lei si è fermata da tempo e ripropone gli oggetti con adeguamenti.

venerdì 28 agosto 2015

Facebook: come bloccare l'auto-play dei video ciucciabanda

I video sono belli e sono uno dei motivi di grande successo dei social, primo su tutti Facebook,
Ma la riproduzione automatica di questi video è uno splendido "ciucciabanda", perché i video tendono a consumare molti mb di traffico nonostante l'azienda sostenga che vengono ottimizzati per i vari dispositivi.
Vediamo come fare per disabilitarli.



iOS

Per iPhone e iPad è possibile bloccare la riproduzione automatica recandosi in opzioni, quindi selezionando Video e Foto e quindi disabilitando la voce Smart-Autoplay, A quel punto, in basso, selezionare la voce non riprodurre mai video in automatico.

Android

Nei settaggi, selezionare la voce riproduzione automatica dei video e quindi, nel pop-up che compare, selezionare o solo Wi-fi o Mai.

 

mercoledì 29 luglio 2015

Prima di installare Windows 10, backup e disco di ripristino su USB

Mentre inizia la distribuzione gratuita di Windows 10, è bene dire qualcosina su come comportarsi prima di fare l'aggiornamento.



La prima, banale, è fare il backup dei dati! Lo so, dovrebbero farlo tutti settimanalmente, ma siccome lo fanno regolarmente in pochi, è bene ricordarlo!

La seconda è quella di crearsi un disco di ripristino su chiavetta USB, questo perché sia possibile comunque poter tornare indietro a una situazione in cui il PC comunque era in grado di funzionare. Se il computer ha un sistema operativo precedente a Windows 8 l'ancora di salvezza è solo poter trovare i dischi originali, o che avete scaricato dal sito del fabbricante del computer. Infatti, l'unica perla di Windows 8 è la possibilità di avere un'immagine di ripristino del computer, di solito nascosta in una partizione del disco.



Come fare con Windows 8,1

Il PC solitamente è dotato di un'immagine di ripristino utilizzata per l'aggiornamento o il ripristino. L'immagine di ripristino è memorizzata in una partizione di ripristino dedicata sul PC, solitamente di dimensioni comprese tra 3 e 6 GB. Windows 8.1 include uno strumento integrato per la creazione di un'unità di ripristino USB. Windows indica le dimensioni della partizione di ripristino e sarà necessaria un'unità flash USB delle giuste dimensioni.

La creazione di un'unità di ripristino elimina tutto ciò che è già memorizzato nell'unità flash USB. Utilizzare un'unità flash USB oppure trasferire tutti i dati importanti dall'unità flash USB su un altro dispositivo di archiviazione prima di utilizzare l'unità flash per la creazione di un'unità di ripristino USB.
Per creare un'unità di ripristino USB:


Scorrere un dito verso l'interno dal bordo destro dello schermo e toccare Cerca. Se si utilizza un mouse, spostare il puntatore nell'angolo in alto a destra dello schermo, spostare il puntatore verso il basso, quindi fare clic su Cerca.


Immettere "unità di ripristino" nella casella di ricerca e toccare o fare clic su "Crea un'unità di ripristino".

Potrebbe essere richiesta una password di amministratore oppure di confermare la propria scelta.


Quando si apre lo strumento dell'unità di ripristino, accertarsi che la casella "Copia la partizione di ripristino dal PC all'unità di ripristino" sia selezionata, quindi toccare o fare clic su Avanti. Nota: se il PC non dispone di una partizione di ripristino, la casella di controllo sarà inattiva. L'unità di ripristino include unicamente gli strumenti di ripristino e un'immagine di avvio. Non include un'immagine di ripristino che è possibile utilizzare per l'aggiornamento o il ripristino del PC.


Inserire un'unità flash USB nel PC, le cui dimensioni siano almeno pari a quelle indicate sullo schermo.


Toccare o fare clic sull'unità USB che si desidera utilizzare per l'unità di ripristino, quindi toccare o fare clic su Avanti.


Toccare o fare clic su Crea. L'immagine di ripristino e gli strumenti di ripristino necessari saranno copiati nell'unità flash USB. Tale operazione può richiedere un po' di tempo, a seconda del PC e delle dimensioni dell'immagine di ripristino.


Al termine del processo, procedere come segue:


Per conservare la partizione di ripristino sul PC, toccare o fare clic su Fine.


Per eliminare la partizione di ripristino dal PC e liberare spazio sul disco, toccare o fare clic su "Elimina partizione di ripristino". Fare quindi clic o toccare Elimina. In questo modo è possibile liberare lo spazio su disco utilizzato per la memorizzazione dell'immagine di ripristino. Al termine dell'eliminazione, toccare o fare clic su Fine.


Rimuovere l'unità flash USB.

Si dispone ora dell'unità di ripristino di Windows 8.1. Sarà necessaria per aggiornare o ripristinare il PC. Conservarla in un luogo sicuro e non utilizzarla per memorizzare altri file o dati.

mercoledì 22 luglio 2015

30 anni di Amiga

Celebrare l'Amiga mi pare una sciocchezza: è stato il computer più interessante di sempre, avanti anni luce rispetto ai PC e agli Apple II, III e anche degli Olivetti M24, un'evoluzione dal Commodore 64 che del vecchio prodotto non aveva niente.
Colori (4096), suoni, potenza.

E come non ricordare Enigma, Yuri e Mav.
Un'altra epoca.

venerdì 17 luglio 2015

Amazon Prime Day: meglio del Black Friday per Amazon (altro che #fail)

Mi fa sorridere che molti abbiano parlato di Amazon Prime Day come di un #fail, quando il numero di utenti soddisfatti era palpabile. Lascio il comunicato stampa qui sotto (ricordando che io non ho nulla a che spartire con Amazon, giusto per chiarezza e non me ne fregava niente di parlarne bene o male perché in qualsiasi caso non ne avrei avuto un tornaconto).




Amazon ha annunciato oggi di aver venduto più prodotti nel Prime Day che durante il Black Friday 2014, quello che ha fatto registrare il picco assoluto di vendite, e ha aggiunto il maggior numero di utenti che hanno provato Prime rispetto a qualsiasi altro giorno della storia di Amazon. I clienti hanno ordinato 34,4 milioni di prodotti nei paesi in cui è disponibile il programma Prime, superando tutti i record ottenuti dal Black Friday, con 398 prodotti ordinati al secondo. Prime Day è stato, inoltre, una grande opportunità di risparmio: i clienti Prime hanno risparmiato milioni di dollari a livello globale, grazie alle offerte disponibili. I clienti hanno ordinato centinaia di migliaia di dispositivi Amazon, registrando in questa giornata il picco assoluto mondiale di vendite.

“Ringraziamo le centinaia di migliaia di nuovi clienti Prime che si sono iscritti durante il Prime Day e le nostre decine di milioni di abbonati già esistenti, per aver reso la prima edizione di questo evento un enorme successo,” ha commentato Greg Greeley, Vice President Amazon Prime. “A livello mondiale, i clienti hanno effettuato acquisti al ritmo di 398 prodotti al secondo e hanno risparmiato milioni di dollari con le offerte del Prime Day. Il volume degli ordini, a livello globale, è aumentato del 266% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno e del 18% rispetto al Black Friday del 2014, pur essendo un evento esclusivo per i clienti Prime. Dopo i risultati di ieri, Prime Day non rimarrà un evento singolo e sicuramente lo organizzeremo ancora.”

“Siamo molto grati ai nostri clienti Prime italiani che hanno celebrato con noi quella che è stata in assoluto la nostra miglior festa di compleanno”, ha affermato Francois Nuyts, Country Manager per l’Italia e la Spagna. “Desideriamo ringraziare coloro che hanno preso parte a questa celebrazione, godendo dell’intera giornata di offerte che ha permesso loro di risparmiare tempo e denaro.”

La top 10 dei prodotti più venduti durante il Prime Day in Italia:
Kindle Paperwhite
Tastiera Logitech Wireless Touch K400 con touch-pad integrato
Philips HR1869/80 Avance Collection - Centrifuga per freschi succhi di frutta e verdura
Tiziano Ferro - Tzn The Best of (4 CD Deluxe Edition)
Regolabarba Braun BT3050 Series 3, Special edition
Mortal Kombat X
Ferro a vapore Rowenta Eco Intelligence DW6010
Il Trono Di Spade - Stagione 01-04 (19 Blu-ray)
Fitbit Charge HR - Braccialetto per il monitoraggio del battito cardiaco e attività fisica, nero
Xbox Live - Gold Card 12 Mesi

I bestseller su Amazon.it includono anche le T-shirt Timberland, gli occhiali di Michael Kors da donna, le Nike Air Zoom Pegasus 31, le scarpe da barca Timberland Brig 2Eye, l’Infaillible Mega Gloss L'Oréal Makeup Designer Paris, il profumo Calvin Klein Obsession e la crema viso Anti-Rughe Rivolumizzante L'Oreal - Paris Revitalift.

Prime Day è stato anche il più grande giorno di vendite a livello internazionale. I clienti hanno ordinato centinaia di migliaia di Fire TV Sticks rendendolo il prodotto più venduto, nel corso del Prime Day, al mondo. I prodotti più venduti nelle varie nazioni, escludendo i dispositivi Amazon sono:
Stati Uniti: Lord of the Rings: The Motion Picture Trilogy
Regno Unito: Lenovo FLEX 10 10.1-inch Multimode Touchscreen Notebook
Spagna: SSD Drive
Giappone: Green Smoothie mix
Italia: tastiera Logitech
Germania: sandali Crocs
Francia: gioco da tavolo Monopoly
Canada: pannolini Huggies
Austria: sandali Crocs

Alcune curiosità in merito al Prime Day in Italia.
L’orario di picco è stato registrato alle 11.00 con una media del giorno di 8 prodotti ordinati al secondo
Il prodotto venduto più velocemente è stato Samsung SSD 850 EVO, 500GB, 2.5" SATA III, con più di 30 ordini al secondo
I clienti italiani hanno comprato così tanta memoria in memory card, hard disk e USB, da poter contenere più di tutti i libri delle dieci più grandi biblioteche al mondo
I clienti di Amazon.it hanno acquistato così tante tastiere da poter scrivere l'intera Divina Commedia in 20 secondi, se ogni tastiera fosse utilizzata contemporaneamente per digitare un verso
I clienti di Amazon.it hanno acquistato un tale numero di batterie AAA da superare di 15 volte l'altezza della Torre di Pisa
Abbiamo venduto un numero sufficiente di centrifughe Philips Avance Collection da produrre 300 litri di succo in un minuto
Abbiamo venduto tanti braccialetti Fitbit Charge HR da superare due volte l’altezza del Duomo di Milano
Sono stati acquistati più droni Parrot del numero di aerei della flotta Pan Am nel corso della sua storia

Prime Day è stato un successo anche per i venditori che aderiscono al programma Logistica di Amazon: hanno apprezzato il giorno di massimo picco di sempre, riscontrando un numero di vendite senza precedenti, con una crescita prossima al 300% a livello mondiale. Tra questi sono presenti venditori Italiani e imprese di ogni dimensione. Di seguito, alcuni riscontri dei venditori:
“Vorrei ringraziare Amazon e il suo staff per averci dato l’opportunità di offrire il nostro miglior prodotto, il Shavette Razor, nel corso del Prime Day. Siamo molto soddisfatti di questo risultato: siamo stati in grado di vendere una quantità incredibile di rasoi in poche ore. Tutto è stato gestito in modo ottimale da Amazon, come sempre. Grazie ancora e buon compleanno ad Amazon.” Nicola Donghi, titolare di The Goodfellas’ smile.
“Il Prime Day è stata un’esperienza positiva, sia in termini di unità vendute sia di visibilità. Dato il successo, nella prossima edizione renderemo disponibili molti più prodotti presso il Centro di Distribuzione locale” Andrea Baldi, titolare di Baldiflex.
“Mercoledì 15 luglio, le nostre vendite sono quasi triplicate rispetto alla media settimanale. È la prima volta che registriamo questo genere di picco di vendite in un solo giorno” afferma Giambattista Giacomo Buono, titolare di Digiview.
“Siamo positivamente colpiti dalla reazione dei clienti alla prima edizione del Prime Day in Italia; le vendite hanno superato le nostre aspettative e la squadra di Amazon ha reso l’intera esperienza un’autentica gioia”. Chris Stevens, MD di Instant Pot UK.

giovedì 9 luglio 2015

Il vero motivo per cui Microsoft taglia lavoratori nella parte ex-Nokia

Satya Nadella ne è fermamente convinto: Windows 10 è così forte da mettere in difficoltà la parte Microsoft che si occupa di hardware.


La convinzione sulla bontà di un sistema operativo unico, di servizi unici tra mondo desktop e mondo mobile, le applicazioni che possono funzionare indipendentemente dalle dimensioni dello schermo, lascia poco spazio a Microsoft per scegliere una strada differente: non può permettersi di essere un player importante nell'hardware.
La scelta è precisa: senza i partner hardware che lavorino come in passato è difficile far crescere Windows e il sistema in una fase in cui è il browser il cuore del business e mai come in questa fase storica il sistema operativo è quasi un optional.
La storia recente di Blackberry ha dimostrato che nel segmento business la competizione è complessa e non sono sufficienti la storia o la potenza delle soluzioni.
Sotto la guida di Nadella Microsoft ha invaso con applicazioni gli altri sistemi operativo mobile, a partire da Office per andare a tutte le App di Bing (mi sono sempre chiesto quanti le usino realmente ma è un altro discorso) e ha dimostrato di aver capito che c'è un 90% del mercato che non usa Windows sui cellulari (90% considerando che insieme a Microsoft ci sono altri player e sono stato molto generoso).
Non uscirà dal mercato, non smetterà di produrre i Lumia che ha pagato salato a Nokia, non smetterà di creare Surface. Ha solo scelto di riposizionarsi, di fare meno prodotti ma che occupino il mercato meglio, a partire dal portabandiera tecnologico e al prodotto a buon mercato. Forse ci sarà un Lumia in mezzo, ma si chiuderà lì. Il vero business per Microsoft sarà vedere altri costruttori usare Windows 10.
In tutto questo, però, ci sono 7800 persone che perderanno il proprio lavoro in giro per il mondo, e la cosa non è mai piacevole e non è un modo di dire perché dietro le persone ci sono storie, famiglie, figli e via di seguito. E' spiacevole perché Microsoft sta perdendo lentamente e inesorabilmente la leadership del mondo della tecnologia, un'erosione in corso da anni ma alla quale non si era mai data per vinta. Puntando su cloud e servizi Nadella scommette sul futuro, ma non si sta rendendo conto che, nel mercato attuale, sono i veloci che mangiano i più grandi.
Windows 10 è un prodotto ottimo per i computer e i tablet, una vera rivoluzione, ma per mobile scricchiola ancora e verrà immesso sul mercato più tardi. Al di là di tutto, questa potrebbe essere la vera preoccupazione di Microsoft.

venerdì 3 luglio 2015

Apple rivede l'entusiasmo dell'iPod

Questa settimana Apple ha presentato la nuova versione del sistema operativo, ma soprattutto Apple Music rinvigorito.

Era da tanto tempo che non si vedeva così tanto entusiasmo per un aggiornamento e per un'App, ma di fatto ha rinverdito i fasti del primo iPod, periodo in cui il telefono e l'iPad non c'erano.
Ascoltare la musica sembrava prerogativa di altri servizi, Spotify in cima, Deezer a seguire, lontani gli altri tra cui Google e invece, in un batter di ciglia, Apple ritorna in corsa.
Bella sorpresa.

mercoledì 1 luglio 2015

Se a giugno hai visto crollare i guadagni di Google Adsense...

In tanti mi segnalano un crollo degli introiti derivati dalla pubblicità sui propri siti di Google Adsense nel mese di giugno 2015.
Ebbene, sappiate che sarà così per sempre, a meno che Google non ci ripensi.
Il motivo è semplice: Google ha introdotto un doppio click al posto del click singolo per attivare il passaggio del messaggio pubblicitario alla landing page del sito di destinazione.



Ve ne sarete accorti, capita spesso che se il messaggio è animato si vede oscurato e con un bottone stile play dei video per lanciarlo.
Questo sistema è stato creato per fare in modo che si limitino il più possibile i click sbagliati, ma di fatto impatta su tutto l'ecosistema pubblicitario.
Infatti, da una parte ci saranno editori insoddisfatti che vedono crollare gli introiti derivanti da Google e che per le campagne display si troveranno costretti a cercare altri partner, ma dall'altra gli inserzionisti, che avranno speso meno perché i messaggi sono stati meno visti ma anche meno cliccati,  si rivolgeranno ad altri sistemi.
Ho ragione di credere che Google torni sui propri passi modificando questa modalità, perché se è vero che la pubblicità display per Google pesa molto meno della pubblicità testuale, si tratta di parecchi milioni di dollari che non credo sia disposta a perdere.
Staremo a vedere, in qualsiasi caso, molto editori sono tornati a inserire nelle pagine le pubblicità di Adwords solo testuali proprio perché si stavano accorgendo di perdere dei guadagni.

martedì 30 giugno 2015

Microsoft ha venduto la divisione pubblicità (ma anche le mappe a Uber)

Ci sono notizie interessanti, meno interessanti e quelli chissenefrega.
Questa è interessante, perché Microsoft si è disfata di 1200 persone che passano a AOL (avete letto bene, AOL, America OnLine esiste ancora) che si prende l'intero ramo di azienda dedito alla vendita di spazi pubblicitari.
Nel frattempo, ha ceduto a Uber 100 ingegneri che sviluppavano le mappe di Bing.
Uber si rafforza, aveva appena preso un mega guru di Google Maps Brian McClendon, e ora punta ai servizi per i propri clienti in una maniera più decisa.

Tornando a Microsoft (oggi si chiude l'anno fiscale), la cura Nadella continua, con una rifocalizzazione su cosa è importante e cosa no, ma anche per quanto riguarda il personale, perché si parla di altre migliaia di esuberi...
La Borsa molto probabilmente premierà la Microsoft di Nadella, perché l'investitore guarda solo la cedola che viene staccata per ogni azione, ma altrettanto probabilmente l'azienda sta diventando meno interessante di tante altre presenti nel panorama ICT per gli investitori a medio/breve termine.

venerdì 26 giugno 2015

Stonex, l'Apple italiana

Di Stonex si parla molto, spesso a sproposito, spesso per invidia e spesso perché non investono "nei loro canali". Ha un testimonial importante, ha deciso di fare una campagna di lancio differente e si propone come un'alternativa in una fascia media di cellulari.
"Il paragone con Apple è troppo forte e vogliamo meritarcelo negli anni" sono le parole di Davide Erba.

Più che un paragone un po' forte, mi pare azzardato e non per il conto in banca, anche se glielo si puà augurare di tutto cuore.
Apple non è solo prodotto, è innovazione, è creazione di segmenti di prodotti che prima non c'erano, una vision, molto software, molto design.
Qui c'è l'embrione di un'idea, ma si resta nel me-too, ossia nel clonare un prodotto utilizzando degli standard di mercato.
Buona l'idea di marketing, per ora finisce lì.
Detto questo, la visione di Erba e di DJ Francesco è quella di creare un incubatore e aggregatore per startup, una città dei giovani, vecchio sogno di Facchinetti, basato in Brianza.
Se non si dà credibilità a questo genere di progetti, a chi la si deve dare? In bocca al lupo, anche se lo Stonex One non credo faccia per me.

mercoledì 24 giugno 2015

Anche andare al ristorante potrebbe diventare un'esperienza multimediale

La tecnologia si sta spingendo verso lidi inesplorati. Questo video testimonia come si possa creare dell'intrattenimento anche a tavola.


Il ristorante più figo del mondo
Il ristorante più figo del mondo
Posted by Ridi che ti passa on Martedì 23 giugno 2015
Detto questo, credo che siano utili questi esempi, ma sono molto fini a loro stessi. Chi ha avuto modo di visitare il padiglione tedesco a Expo avrà potuto toccare con mano cosa si può fare con proiettori intelligenti e un semplice foglio bianco.
Non svelo cosa accade, ma l'interattività è notevole.
La tecnologia va bene per ottenere un effetto WOW, ma bisogna andare anche oltre.

martedì 23 giugno 2015

Pagare per fotografare un panorama

Ci sono dei diritti che sono talmente assurdi da chiedersi "come si fa a pensare a una legge di questo tipo". Ebbene, il 9 luglio 2015 il Parlamento Europeo si dovrà pronunciare sulla libertà di Panorama.
Prendo direttamente dal sito di Julia Reda, rappresentante tedesca del Partito Pirata, ma che si sta mettendo in evidenza per le battaglie per la libertà sulla rete, tra cui la più famosa è la libertà di link.



Libertà di Panorama significa che chiunque può scattare foto di edifici pubblici e di distribuirli senza il permesso dell'architetto, ma non è o lo è solo parzialmente riconosciuta in molti Stati membri. Esempio: Anche se è legale scattare una foto della Torre Eiffel durante il giorno (perché il relativo copyright è scaduto), non è il caso di una foto scattata di notte , perché non vi è una protezione del copyright dello spettacolo di luci. 
A causa della territorialità del diritto d'autore, un'immagine legalmente effettuate sotto la libertà di Panorama in un paese può essere illegale se viene distribuita in un altro. 
Per persone che condividono le proprie foto delle vacanze dopo un viaggio in un altro Stato membro, questo è un principio incomprensibile. 

La relazione raccomanda: Migliorare la sicurezza giuridica delle attività quotidiane con l'aggiunta di un'eccezione per la libertà panorama completo in tutta Europa .

Inutile dire che in Italia non esiste una legge specifica e volendo, sempre per fare un esempio, la Veneranda Fabbrica del Duomo che pretende il pagamento se si vogliono fare foto all'interno del Duomo di Milano anche per uso personale, potrebbe allargare la stessa pretesa anche per l'esterno.
Se fotografo la Torre di Pisa dovrei chiedere il permesso al Ministero dei Beni Culturali.
Lo so, la cosa potrebbe sembrare sciocca, ma non lo è affatto se pensiamo a opere più recenti.
Se penso a una palese violazione dei diritti è l'uso dei cellulari ai concerti, per foto e video, addirittura in diretta con Periscope e nessuno si sconvolge più e la legge ci sarebbe ed è chiara.
Ma dati i chiari di luna e le legislazioni fatte a capocchia, sarà il caso di seguire la vicenda da vicino. 

lunedì 22 giugno 2015

Come costruire il miglior pitch per la startup in 10 slides

Hai avuto un'idea e hai deciso di presentarla a un possibile investitore o a un venture capital?
Ebbene, oltre ad aver fatto i conti e un business plan, esserti guardato 3 volte ogni puntata di Shark Tank, devi prepararti un pitch.
Guy Kawasaki ha creato un'infografica che può contribuire a rendere tutto più efficace e meno noioso o poco interessante.


Bastono solo dieci diapositive, nulla di più e si potrebbe essere strafare.
Si vuole catturare la loro attenzione e fare in modo da stuzzicare la curiosità per generare domande, essere essenziali è fondamentale.
L'infografica è dettagliata e non fa perdere mai di vista l'obiettivo.

1. Titolo
2. Descrizione del problema/opportunità
3. Value Proposition
4. Il fattore differenziante 
5. Il Business Model
6. Il piano per invadere il mercato
7. L'analisi competitiva
8. Il team
9. Proiezioni finanziare e come misurle
10 Avanzamento dei lavori, timeline, investimenti

Nel dubbio, lascio anche un video sempre di Kawasaky (anche questo in inglese).

Hacker: buoni e cattivi

Norton ha prodotto un documentario, "La città più pericolosa", al fine di mostrare chi opera nel crimine informatico.


Forse merita di essere visto, ma è bene ricordare che esistono hacker buoni e hacker cattivi.
Di quelli cattivi si parla molto e certamente mai troppo, mentre degli hacker buoni non se ne parla mai.
Per capirci, fanno parte della filofia hacker anche personaggi come Steve Jobs o Bill Gates, anche se non tutti sono d'accordo, ma i loro inizi sono stati contaminati dalla filosofia hacker.

giovedì 18 giugno 2015

Cosa succede in un minuto su internet


Pensiamo di sapere tutto, di sapere quello che succede su internet.


In realtà i dati continuano ad aumentare in maniera esponenziale. Vi lascio un piccolo video per "spaventarvi"



Cosa succede in un minuto su Internet in questo momento... Lo sapevi?
Posted by Gigi Beltrame on Giovedì 18 giugno 2015

Come se non bastasse. su internet e sui social ci sono tutti e si trova di tutto. Ma se la mole di dati, di informazioni e di contenuti continua ad aumentare, come sarà possibile farsi trovare dagli amici e, peggio ancora, dai clienti?
Fino a qualche tempo fa si diceva che l'informazione con i social ci arriva addosso senza che la cerchiamo. Con tutti questi dati, le informazioni ci travolgeranno e sarà necessario trovare qualcosa che ce le filtri e faccia passare quelle rilevanti rispetto a quelle inutili.
Questa è la ragione di due cambiamenti che sono stati annunciati in questi giorni.
Il primo è portato da Apple che realizza un'applicazione di news che filtrerà i contenuti.
Il secondo è l'annuncio del cambiamento di facebook in relazione alle informazioni che compariranno nel nostro diario, basandosi anche sul tempo impiegato dagli "amici" per vedere un contenuto e utilizzando questo elemento per renderlo più importante rispetto a post in cui si passa e si va via subito.
La domanda è: rinasceranno ancora i portaloni del primo internet? Perché una risposta a questo problema dovrà pur esserci!

Vi lascio questi dati, che sono destinati ad aumentare!
Cosa succede sul web in un minuto.

Se non ci credete, provate questo link
http://pennystocks.la/internet-in-rea...

3.000 oggetti aquistati su Amazon al minuti
110.000 app scaricate sui telefoni al minuto
276.000 ricerche su Google
3.000.000 di like su Facebook
2.000 post sui blog
140.000 ore di video guardati su Youtube
360.000 tweet
150.000.000 di email inviate

mercoledì 17 giugno 2015

Usare Periscope in modo davvero efficace


C'è una nuova tendenza nei social media - #Periscope . Se non ne avete ancora sentito parlare, allora dove siete stati!? Questo post vuole rispondere a queste domande:
Cos'è?
Che cosa fa?
Posso usarlo come parte della mia strategia di marketing social media?
Beh, in primo luogo, cerco di rispondere all'ultima domanda, si può (o almeno dovrebbe). Ma ci arriveremo un po 'più tardi.

Che cosa è Periscope e che cosa serve

Periscope è il nuovo progetto di Twitter per i live video streaming, permette di creare e guardare video in tempo reale. Consente anche agli utenti che stanno guardando i video di rispondere e lasciare commenti, anche in tempo reale.

Uscito alla fine di marzo di quest'anno, ha già dimostrando di essere molto popolare on-line. Meerkat è il principale rivale, anche lui uscito a marzo di quest'anno.

Per chi è Periscope?

E' difficile individuare in un primo momento il target, ma è inutile dire che soddisfa il narcisismo. In realtà, il vero uso e il valore di Periscope probabilmente non è stato ancora scoperto ed una notizia sia una buona sia cattiva.
La buona notizia è che non ci sono ancora "regole" o galateo sulla piattaforma.
Ma la cattiva notizia è che, dal momento che è così nuovo, non ci sono tanti utenti / brand innovativi a cui ispirarsi. Nel momento in cui si scarica l'applicazione in questo momento e si iniziare a cercare di trovare alcune persone da seguire, si incontrano delle difficoltà nonostante sia giunto anche sulla piattaforma Android.
Ricerca / navigazione / scoperta non sono ancora completamente funzionanti, e quindi trovare qualcosa di interessante da vedere è in realtà piuttosto difficile, ma per fortuna esiste Twitter per questo. Non ci sono categorie - musica, sport, ecc - ed è un peccato.

Tre suggerimenti per ottenere il massimo dal Periscope

1. Il titolo accattivante per le trasmissioni

Con Periscope si può dare alle trasmissioni un titolo prima di iniziare le riprese. Gli utenti della piattaforma potranno vederlo e decidere se andare a vedere il live oppure no. Capite che il 90% del successo di una tramissione dipende dal titolo?

2. Ottenere il tempismo giusto

All'inizio non sarà facile, ma l'orario del live è fondamentale. ci vorrà tempo e pazienza per capire il meccanismo, ma diventa fondamentale se il proprio pubblico lo si vuole fidelizzare.
3. Rendere le vostre trasmissioni disponibili su Twitter

Periscope offre agli utenti la possibilità di condividere la loro trasmissione su Twitter. Al momento, questo è ancora solo nella forma di un link, che includerà il titolo che avete dato alla trasmissione. Non tutti si connetteranno in diretta, ma sappiate che le trasmissioni saranno disponibili per 24 ore 
dopo aver terminato le riprese, prima di sparire per sempre.

Ultimo consiglio

La cosa più importante: la banda. Verificate che siate connessi ad interne perché si tratta di una trasmissione dal vivo.

martedì 16 giugno 2015

Piccoli segnali dall'E3 2015

Xbox One arranca, ma punta anche a recuperare i clienti dell'Xbox 360 con la retrocompatibilità.
Sony continua a puntare in alto, Nintendo? Vedremo, per ora arranca troppo per avere una strategia lucida.
Ecco alcuni filmati dei giochi che reputo più interessanti.










venerdì 12 giugno 2015

Pes 2016 è già in dirittura d'arrivo

In attesa di Fifa 16, arriva da Los Angels il trailer di Pes 2016.
Tutto da vedere.


Non sapremo se staremo lontani dallo stress, ma questa volta Konami ha deciso di fare le cose per bene.
Vedremo se rispetteranno le promesse.

Eco, quelli che commentano Eco e quelli che non lo fanno

Ci sono poche cose meno interessanti di mettersi a commentare i pensieri scontanti di altri su temi che sono ormai sotto gli occhi di tutti.


Se fosse Gianni Morandi, ma non sono Gianni Morandi, mi sarei preso la briga di spiegare in una conversazione amichevole cosa penso dei social e dei motivi per cui la tesi di Umberto Eco sia debole.
Ma siccome non sono Gianni Morandi, non lo farò, semplicemente perché sono certo di non riuscire a convincerlo coi miei argomenti, perché se oggi non ha ancora capito cosa sono i social e che per la stragrande maggioranza delle persone non è un Paese, non è una città, non è un borgo e nemmeno una piazza, magari, quello sì, un cortile o un pianerottolo, c'è ben poco da fare.
Commentare la qualsiasi è diventato uno sport nazionale, ma non significa nient'altro che questo, sport nazionale che si è trasferito dai bar o, per sembrare più moderni, dalle conversazioni davanti alle macchinette dei caffè ai social.

In qualsiasi caso, qui c'è il filmato di tutto il momento di domande e risposte con Eco, anche per avere una copertura completa di quanto accaduto.

Un bell'esempio del filtraggio delle notizie di cui Eco parlava!

giovedì 11 giugno 2015

Il plotterone di Coop ad Expo

A qualcuno sarà sfuggito il grande plotter sulla facciata del padiglione Coop / Future District all'Expo.




Magari a qualcuno è sfuggito il plotterone di Coop ad Expo 2015: grande come la facciata del padiglione!
Posted by Gigi Beltrame on Giovedì 11 giugno 2015

Non è evidente a tutti, prima di tutto perché è in alto, molto in alto, inoltre non si muove molto velocemente e la parete è in parte già disegnata, ma si tratta di un plotter.
L'idea di Coop, ancora poco pubblicizzata, è un esempio di come si possa utilizzare oggi la tecnologia in modo davvero creativo e inusuale. Sul supermercato del futuro, invece, tornerò prossimamente.

lunedì 8 giugno 2015

Usi Google Analytics? allora pagherai 150 euro al Garante della Privacy

Non ci sono storie.
O il tuo sito sta su un server non europeo, o utilizzando Google Analytics, ma anche un qualsiasi servizio di retargeting anche Facebook o Twitter e non solo di Google si dovrà fare la dichiarazione al Garante della Privacy e pagare 150 euro.


Mettiamoci quindi nelle condizioni di un blogger che ha creato il proprio sito su Altervista,org, tanto per fare un esempio di un servizio famoso, ma a quel punto vale per tutti.
Inserendo la tracciabilità di Google Analytics, universalmente riconosciuto come servizio standard per fare delle valutazioni degli utenti, sia qualitative, sia quantitative, dovrà fare la dichiarazione e pagare.
Il motivo? E' semplice: anche rendendo anonimo l'IP dell'utente (anche se nella realtà avviene solo in parte), il servizio cede a terze parti i dati raccolti oppure li incrocia con altri servizi di Google, quindi si deve fornire dichiarazione.
Matteo Flora lo spiega bene qui.
In realtà, si attendono precisazioni da parte del Garante in questo senso, perché un utente che responsabilità può avere se il servizio è gestito da altri e, come se non bastasse, nessuno ha la minima idea del suo funzionamento perché coperto dal segreto industriale.
Ha senso?
Ovviamente no, ma la discussione proseguirà a lungo.
Nel frattempo, il garante ha detto che le multe non partiranno immediatamente.

mercoledì 3 giugno 2015

Sarà comparso anche a voi un simbolino Windows a destra della taskbar?

Un simbolino nuovo nella taskbar (barra delle applicazioni) di Windows, dal 7 all'8.1? Se vi è successo non preoccupatevi non è un virus, a meno che non sia un virus così enorme da essere un sistema operativo intero, ma è la possibilità di prenotare l'upgrade gratuito a Windows 10!
Niente paura, quindi.
Il vostro sistema operativo è "genuino" e Microsoft inizia a dirvi che potrete passare alla prossima versione gratuitamente.
Di fatto, si tratta di una nuova forma di marketing piuttosto interessante e qualcuno di certo la giudicherà invasiva. Ovviamente viene installata senza nessun consenso, altro che Cookies (è una piccola polemica per rammentare a tutti che la legge sui cookies è una cavolata!)

giovedì 28 maggio 2015

Circonvenzione di ingnoranti?


La cosiddetta cookies law, quella legge che entrerà in vigore il 2 giugno e che tutti conoscono da quasi un anno, è una cavolata pazzesca, per dirla in maniera "fine".
E' la dimostrazione pratica, se mai ce ne fosse stato bisogno, che le leggi fatte da chi non capisce i meccanismi delle cose sono inapplicabili.
Procedo per ordine, lasciandovi gli approfondimenti ad altri siti.
La legge richiede che il titolare del sito su territorio europeo chieda espressamente all'utente il consenso all'uso dei cookie, che non sono altro che un pezzettino di software che capiscono i server e i browser, trasparenti all'utente. Questi cookie vi riconoscono, capiscono chi siete, ma in maniera anonima, e aiutano a fornire servizi, come la personalizzazione della navigazione, piuttosto che mostrarvi della pubblicità adeguata.
Questa legge vorrebbe obbligare i siti a non utilizzare i cookies per queste funzioni, tornando di fatto al web pre boom di internet, quindi prima del 2000, perché questo accadrebbe.
Una legge che a un blogger che guadagna con la pubblicità di adsense ben 30 euro all'anno, nel caso in cui non mettesse in atto un corretto disclaimer e tutte le pratiche della privacy, una multa da 6.000 a 36.000 euro.
Premesso che la multa non è sensata, creare un disclaimer e disabilitare alcune funzioni richiede un lavoro di programmazione che ha un costo.
Se questa non la consideriamo una beffa ma una conseguenza, la beffa ve la mostri subito: se il sito di ecommerce non risiede nell'UE, non ha questo vincolo. Cos'è, concorrenza sleale al contrario?
E poi giungiamo alla conclusione della vicenda, perché è il massimo: l'ipocrisia totale e implicita.
Metti un disclaimer e lasci tutto come prima, basta che tu lo dica che usi i cookies, ma per le App?
Ma la legge parla di una cosa diversa, di rompere le palle agli utenti che visitano un sito scrivendogli che "noi ti tracceremo, stai attento", ma se la tua App è in uno store qualsiasi la regola non vale e non solo si è tracciati molto più pervasivamente, ma molte App sanno persino chi è l'utente in forma completa, non anonima.
Leggi sciocche, deleterie, che fanno perdere tempo invece di migliorare le cose.
Bastava fare dichiarare quali cookies si utilizzano in modo chiaro, altro che tante palle create ad arte.


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