martedì 30 marzo 2010

Elezioni digitali: Faccia-libro non batte il fiaccia-a-faccia

A bocce ferme, si può provare a tentare di fare qualche considerazione
di merito su questa campagna elettorale quasi completamente digitale.
Mai come quest'anno, dopo le serate di Politici ai tempi di Facebook,
mi sono sentito parte in causa del processo popolare.
Il web l'ha fatta da padrone, sia per l'esplosione di contenuti
esclusivi come Mentana Condicio, sia come diffusione dei programmi
attraverso Facebook.
In una fase in cui la TV, vera guida elettorale, latitava, il web
anche in Italia ha iniziato a mostrare i muscoli, sebbene in modo
disorganizzato.
Record di visite nei vari siti di informazione canonica, ma anche
tanto interesse presso blog e, come detto, nei social network.
Il popolo viola, da una parte, è un fenomeno quasi esclusivamente web
che trasborda nel reale, ma molte sono le newsletter di nuova
generazione presenti oggi su Facebook.
Meno interesse, invece, è stato registrato presso i siti
istituzionali, laddove mancava la parte principale: l'esposizione del
programma in modo chiaro e facilmente reperibile.
Grillo ha cavalcato bene l'onda e ha ottenuto ottimi risultati.
Ma a guardare con attenzione, il presidio dei mercati rionali ha avuto
grande successo.
Faccia-libro non vince sul fiaccia-a-faccia.

giovedì 25 marzo 2010

Fermi tutti

nVidia ha realizzato una GPU, ossia un processore grafico, che
promette di essere due volte più potente di qualsiasi altro.
Questa corsa verso effetti grafici sempre più spinti, come Fermi
permette, produrrà effetti binefici nell'uso dell'interfaccia uomo
computer.
Ne sono certo.

mercoledì 24 marzo 2010

Di tribunali si tratta

Google vince la diatriba Adwords in sede europea.
Ma non vorrei parlare di questo.
L'informatica e internet sono sempre più nelle aule di tribunale e la
cosa, francamente, non mi piace.
Si aprono contenziosi su tutto, posizioni dominanti, furto di
brevetti, utilizzo illegale...
Credo che questa stagione prosegua ancora a lungo, vuoi per mancanza
di legislazione che viene quindi creata nelle aule (ma il nostro
sistema non è questo) e non vedo vie d'uscita.
I costi di queste cause, ricordiamolo, le pagano le aziende,
ovviamente, che però alzano i costi dei servizi di tutti gli utenti.
Forse non sarebbe meglio normare, proprio per i cittadini?

mercoledì 17 marzo 2010

Copia e incolla

Windows Phone 7 sembra che non avrà il taglia e incolla.
Pare che a Redmond non abbiano imparato la lezione dell'iPhone... e saranno derisi dalla pubblicità comparativa che dirà che l'iPhone ha il taglia e incolla e i Windows Phone no!
Ridicolo!
Ridicolo pensare che prodotti che dovrebbero integrarsi pesantemente con la vita sociale e le applicazioni non possano trasportare dei testi.
Era ridicolo qualche anno fa per l'iPhone, figuriamoci per qualcosa che si chiama Windows!
E poi c'è la diatriba sul multitasking...
Un passo avanti, un passo indietro e alla fine si torna fermi sullo stesso posto.

lunedì 15 marzo 2010

Messenger usa la chat di Facebook

Siete annoiati dal funzionamento della chat di Facebook?
Ebbene, Microsoft sta realizzando la connessione tra Windows Live Messenger e la chat di Facebook in modo trasparente.
La funzionalità, appena presentata, farà parte del prossimo aggiornamento dell'applicazione attraverso il bottone "Connect to".
Tra le altre novità, un'interfacci rinnovata, che ammicca a Windows Phone.
Insomma, Messenger punta a continuare ad essere una piattaforma più che un servizio, accontentando milioni di utenti in Italia e in tutto il mondo.
 

venerdì 12 marzo 2010

Minzolini piccoli piccoli crescono

In tanti si battono per la libertà della rete e in tanti si battono per la libertà di stampa.
A parole.
Nei fatti si sente sempre suonare lo stesso disco e ripetere sempre la stessa recita (non mi riferisco a eventi in particolare, ma allo stato attuale delle cose).
Va bene così, c'è bisogno di questo, ma forse la strategia va cambiata.
Se per la rete mi astengo dai commenti da sempre, per la libertà di stampa mi sento di segnalare un caso emblematico di come si predichi benissimo ma si razzoli malissimo soprattutto sulla rete.
In questi giorni è nata un'iniziativa nella quale non sono minimamente coinvolto e non mi ha visto partecipare nemmeno alla conferenza stampa, per cui mi sento francamente libero di dire e pensare ciò che voglio senza essere minimamente influenzato da nulla.
In un momento in cui i giornali sono entrati in crisi, i posti di lavoro per i giornalisti scendono e lo stato di crisi delle aziende editoriale è proclamato con la massima tranquillità, c'è chi decide di investire nella costruzione di redazioni, assume giornalisti (spero adempiendo, regolarmente, a tutte le procedure ) e si getta in un progetto un po' ardito.
Sto parlando di Per Citta (sarebbe Per Città, ma l'eccentate e il web non si sono mai amate), un progetto per la creazione di 10 giornali locali online (TO, MI, TV, ROMA, BO, GE, BA PA, NA, FI).
Non entro nel merito del progetto e dell'idea, ma voglio entrare nel merito dell'attenzione di chi si proclama difensore della libertà della rete e della libertà di stampa e opinione che non se l'è sentita di pubblicare nemmeno una riga sul progetto perché "è concorrenza e l'editore non ne sarebbe felice".
Minzolini piccoli piccoli crescono. Ma soprattutto tanti.
Mi auguro solo che questi signori non si degnino di predicare ancora e soprattutto non mandino il proprio curriculum all'editore di XCitta: sarebbe veramente troppo.
Scusate le sfogo.

giovedì 11 marzo 2010

L'application market di Google (per il cloud)

Google ha da tempo aperto le proprie applicazioni alle aziende.
Oggi ha presentato un market place dove reperire in modo facile e trasparente per i costi, nuove applicazioni da aggiungere a Google Docs.
Più che le mie parole, parlano dei video.






mercoledì 10 marzo 2010

Il cloud di Microsoft

In molti mi hanno scritto per chiedermi un parere sulle nuove iniziative di Microsoft sul cloud computing.
Premesso che ho letto molto, che ho incontrato come i colleghi l'azienda, non ho molto da dire, anzi, quasi niente.
Infatti, mi pare la logica conseguenza della vecchia strategia "software+servizi".
Alla domanda se i servizi diventeranno più importanti, non ho ricevuto risposta.
Per questo, ritenevo di non avere niente da dire.
Il fatto che nascano marketplace per applicazioni potrebbe essere interessante e vantaggioso, ma lo sapremo tra molto tempo.
Parlare dell'annuncio di Ballmer mi pare inutile perché l'argomento è stato esplorato in lungo e in largo da altri.
Si parlava di annuncio epocale come nel 95 in cui a Redmond capirono l'importanza di internet.
Io non ne sono convinto.
Io mi aspetto molto sull'interoperabilità. Il cloud è un di cui che avrà senso se economicamente sarà vantaggioso per i clienti.

martedì 9 marzo 2010

Pubblicità: carta e online

L'argomento pubblicità e giornali, online e cartacei, mi sta a cuore da sempre.
Il discorso si sta facendo molto più interessante oggi, perché la crisi ha mostrato ai clienti i prezzi delle pagine di pubblicità dei giornali cartacei e quindi si possono fare dei ragionamenti differenti rispetto al passato.
Se ragionassimo in termini di contatti, la pubblicità cartacea sarebbe già morta sotto il peso dei prezzi della pubblicità online a parità di spesa.
Mi ricollego all'articolo di Marco Pratellesi del Corriere.it per fare qualche ragionamento differente.
Per quanto riguarda la pubblicità online, per il 52,8 per cento si concentrerà sui siti Internet delle stesse aziende. La contrazione degli introiti pubblicitari per la carta stampata, stando a Outsell, riguarderà solo i quotidiani (-8,2%, per un totale di 27 miliardi di dollari).
Che i quotidiani stiano entrando in una crisi pubblicitaria è un dato evidente a tutti. Che però quell pubblicità venga spostata online non la vedo altrettanto semplice. Perché? Perché i centri media, fonte di denaro per le concessionarie, hanno la necessità di fare branding per la maggior parte dei clienti, ma l'online non è ancora adeguato per questo genere di atività.
Magari mi sbaglio, ma come dico sempre, l'editoria (e la pubblicità) guarda sempre troppo agli USA, ma stiamo parlando di un luogo dove il quotidiano lo trovi all'angolo della strade e metti la moneta per estrartelo da solo...

lunedì 8 marzo 2010

Gli spot Apple iPad durante gli Oscar

Uno degli eventi televisivi dell'anno per gli USA, gli Academy Awards.
Sul tappeto rosso anche Steve Jobs.
In TV, il primo spot serio sull'iPad.
Il tamtam mediatico è già ripartito.

mercoledì 3 marzo 2010

Problemi tecnologici

La PS3 che non andava, ora il tasto F1 per Windows XP.
Questi solo due esempi di problemi legati agli ultimi giorni sulla tenuta dei prodotti tecnologici.
Siamo sicuri che stiamo andando nella direzione giusta? Nel senso che, è pensabile che le nostre apparecchiature possano essere così inaffidabili?
Possiamo sostenere una ricerca e sviluppo in corso d'opera?