martedì 5 aprile 2011

Il Nasdaq, Apple, Microsoft e il terremoto finanziario

Non sono consigli per gli acquisti, ma fateci una riflessione più approfondita.
Non sono in tanti ad essersene accorti, ma il Nasdaq ha deciso di dichiarare guerra ad Apple.
Il discorso è semplicissimo: Apple vale il 20% dell'indice. 
Non possono permetterselo.
Apple vale ora il 12% contro il 20.2, Microsoft ora vale 8.3, raddoppiando quasi il peso.
Oracle è la terza forza in campo, con 6.7, Google vale poco meno del 5.8% e Intel 4.2.
Tecnicamente è un terremoto finanziario nell'hi-tech. 
Considerando che ci sono una miriade di prodotti basati sulla ripartizione del Nasdaq, molti fondi, etf e persino i future vedranno, nel prossimo periodo, una serie di cambiamenti di portafoglio per riequilibrare gli investimenti e legarli all'andamento del Nasdaq.
Apple, in questo caso, andrà in sofferenza perché molti si dovranno liberare delle posizioni, mentre Microsoft se ne avvantaggerà notevolmente. Non sarà la sola, ovviamente, ad avere denaro fresco, perché praticamente tutti quanti, chi più chi meno, vede alzata la propria quota.
Tutto ciò avrà un'incidenza sui prodotto futuri e sulla liquidità delle aziende.
Non è da escludere a priori che la cassa possa essere investita in acquisizioni. 
Insomma, lo scenario hi-tech potrebbe cambiare radicalmente nei prossimi mesi.


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